Sono in milioni i contribuenti in attesa dei rimborsi 730: ecco quali sono le date da segnarsi e cosa fare in caso di ritardi.
La stagione fiscale ha preso il via e milioni di contribuenti stanno aspettando con impazienza i rimborsi IRPEF derivanti dalla presentazione del Modello 730. Scopriamo qual è il calendario dei versamenti, con le date da segnarsi, e cosa fare nel caso in cui gli importi non dovessero arrivare: potrebbero esserci, infatti, ritardi dovuti a vari motivi.

Il Modello 730 è uno strumento utilizzato dai contribuenti per effettuare la dichiarazione dei redditi annuale. I lavoratori sono tenuti a comunicare al Fisco le entrate percepite in riferimento all’anno precedente, indicando anche gli oneri (detraibili e deducibili). In questo modo vengono calcolate le tasse che i contribuenti devono pagare e i rimborsi che possono ottenere.
Rimborsi 730, chi può riceverli e qual è il calendario 2025
La presentazione del Modello 730 non rappresenta solamente un obbligo per i contribuenti, ai quali viene richiesto di comunicare allo Stato i propri guadagni e pagare una tassa corrispondente, ma anche una possibilità per beneficiare di alcuni vantaggi. I rimborsi IRPEF consistono proprio nella restituzione delle imposte in eccesso versate l’anno precedente, dovuto per le detrazioni e deduzioni fiscali (come, ad esempio, le spese sanitarie o i familiari a carico).

Per ricevere il rimborso è essenziale aver presentato la dichiarazione dei redditi entro il 30 settembre ed essere in possesso di un credito IRPEF, maturato dalle detrazioni o deduzioni. Possono ottenerlo i lavoratori dipendenti, che lo ricevono direttamente in busta paga attraverso il sostituto d’imposta (ovvero il datore di lavoro).
Il rimborso è destinato anche ai pensionati, ai quali viene versato nel cedolino a distanza di due mesi dalla presentazione, e ai contribuenti privi di sostituto d’imposta (come i disoccupati o i lavoratori autonomi), che ottengono il rimborso dall’Agenzia delle Entrate via bonifico o assegno postale. Vediamo, di seguito, qual è il calendario del 2025.
Le date da segnarsi per i rimborsi 730 e cosa fare in caso di ritardi
I lavoratori dipendenti con sostituto d’imposta che hanno inviato il 730 entro il 31 maggio hanno ottenuto il rimborso nel mese di luglio. Coloro che hanno presentato la dichiarazione tra l’1 e il 20 giugno, invece, riceveranno il rimborso ad agosto. A settembre e ottobre verranno rimborsati i lavoratori che hanno inviato il 730 rispettivamente tra il 21 giugno e il 15 luglio e tra il 16 luglio e il 31 agosto. Chi invierà la dichiarazione tra l’1 e il 30 settembre (ultima data in cui è possibile farlo), avrà il rimborso a novembre.

Passiamo ai pensionati. Coloro che hanno inviato il 730 entro maggio riceveranno il rimborso ad agosto; mentre chi lo ha presentato tra giugno e luglio potrà ottenere il rimborso tra i mesi di settembre e ottobre. Infine, in caso di invio tardivo della dichiarazione dei redditi (ad agosto o settembre), il rimborso avverrà tra novembre e dicembre.
Infine, ci sono i contribuenti senza sostituto d’imposta. I rimborsi partiranno da dicembre per chi ha un credito fino a 1.000 euro. Entro marzo 2026 verranno rimborsati coloro che hanno crediti tra 1.000 e 4.000 euro. Mentre per i contribuenti che superano i 4.000 euro di crediti (o che presentano altre incongruenze), potrebbero esserci ritardi dovuti ai controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Qualora gli importi non dovessero arrivare in tempo, i cittadini hanno la possibilità di controllare lo stato del rimborso sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (accedendo al Cassetto Fiscale), oppure sul portale dell’INPS per i pensionati. I dipendenti che hanno un datore di lavoro, possono chiedere di verificare che il Modello 730 sia stato presentato e ricevuto correttamente. Infine, se il sostituto d’imposta è assente, si può consultare direttamente l’Agenzia delle Entrate.